
...ora mi sarebbe piaciuto che, non solo esteriormente, ma anche nell'intimo, non rimanesse più in me alcuna traccia di lui...
Dramma pirandelliano del regista coreano, al pari di Mattia Pascal, i protagonisti abdicano alla propria identità senza essere irriconoscibili . Il corpo è maschera, See Hee nè pienamente consapevole, tanto da recarsi dal chirurgo con un collage. A seguito dell'operazione le maschere proliferano: See Hee è anche la barista, è anche la donna della nave. Torna dal suo uomo rinnovata ma non basta un corpo diverso per non essere più la stessa, le scenate di gelosia sono sue peculiarità.
"Time" è un dramma sull'ossessione della gelosia, sul tempo che modifica la bellezza dei nostri corpi. Il collante del film è la disperazione dell'amarsi.
I personaggi sono solitari come nelle opere precedenti, il mutismo invece lascia posto a una ferrata sceneggiatura.
E' un film autoreferenziale, con palesi autocitazioni ( la locandina di Wild Animals ) e delle ottime location, un film legato all'estetica del contesto: kim ki Duk è un regista dell'immagine.
Da vedere perchè il dolore delle ferite non si asciuga con le cicatrici.
Nota ***
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