sabato 24 novembre 2007
Time
...ora mi sarebbe piaciuto che, non solo esteriormente, ma anche nell'intimo, non rimanesse più in me alcuna traccia di lui...
Dramma pirandelliano del regista coreano, al pari di Mattia Pascal, i protagonisti abdicano alla propria identità senza essere irriconoscibili . Il corpo è maschera, See Hee nè pienamente consapevole, tanto da recarsi dal chirurgo con un collage. A seguito dell'operazione le maschere proliferano: See Hee è anche la barista, è anche la donna della nave. Torna dal suo uomo rinnovata ma non basta un corpo diverso per non essere più la stessa, le scenate di gelosia sono sue peculiarità.
"Time" è un dramma sull'ossessione della gelosia, sul tempo che modifica la bellezza dei nostri corpi. Il collante del film è la disperazione dell'amarsi.
I personaggi sono solitari come nelle opere precedenti, il mutismo invece lascia posto a una ferrata sceneggiatura.
E' un film autoreferenziale, con palesi autocitazioni ( la locandina di Wild Animals ) e delle ottime location, un film legato all'estetica del contesto: kim ki Duk è un regista dell'immagine.
Da vedere perchè il dolore delle ferite non si asciuga con le cicatrici.
Nota ***
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