Un omaggio a Rodriguez, tuttologo del cinema. El Mariachi è il suo primo lungometraggio, anno 1992. Rodriguez è: regista, sceneggiatore, produttore, tecnico del suono e montatore. Tutte le componenti sono perfette in ogni minimo dettaglio. Un maestro da apprezzare, un maestro senza "capitale primitivo", un vero self-man-made. Molteplici sono i ringraziamenti al cinema western italiano, ma il regista se ne discosta subito tramite una stabile e propria semiotica, talmente tanto ben definita da inglobare il film in un nuovo genere: il pulp. Prima di Tarantino c'era Rodriguez, ma pochi lo sanno. Il livello tecnico del film è eccezzionale, il grandangolo è usato in maniera impropria ma innovativa, per portare lo spettatore nel mondo del sogno e della distorsione. Eccezzionalè è anche la macchina da presa che, con delle ottime carrellate all'indietro, ci dona suspance e terrore. Un film low budget, con molti buona la prima, ma degno di dare esempio alle pappagallate hollywoodiane successive.
Da vedere per riscoprire la meritocrazia.
Nota ***
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