Vivere per raccontare. Si potrebbe sintetizzare così la breve vita di Veronica Guerin, giornalista, uccisa nel 1996. Ricordata come un'eroina in Irlanda, anche se precedentemente snobbata dai colleghi e dal governo, Veronica porta alla luce un enorme traffico di eroina fin allora taciuto. Il suo modo di muoversi è però troppo profondo, vuole arrivare agli spacciatori anche senza la testimonianza o la fraganza di reato. Cerca di scavare nei redditi non dichiarati, nel rispetto senza motivo che viene portato a talune persone.
La pellicola si apre con l'omicidio della giornalista, il seguito è un ritorno al passato, il film è teso al racconto degli ultimi due anni di vita.
Anche se tempo della storia e tempo del racconto sono quasi in simbiosi, la diegesi convince poco perchè incentrata solo sul coraggio della donna e, poco sul contesto.
Ottima interpretazione dell'hollywoodiana Chate Blanchette.
Da vedere per ricordare l'inutilità del silenzio degli "onesti"
Nota **
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